NATALE 2023
«Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama» (Luca 2,14).
Nell’annuncio ai pastori di Betlemme, è questa la lode che gli angeli innalzano a Dio e rivolgono agli uomini. Un annuncio che don Alberione, a più riprese, ha fatto proprio nella missione di evangelizzatore. Un annuncio che ci riguarda, come apostoli nella cultura della comunicazione.
Per prima cosa, tutto per la gloria di Dio. Accanto a questa, la pace agli uomini, soprattutto in un tempo, come il nostro, dove la guerra e la scelta della violenza sembrano avere il sopravvento. Nell’annuncio fatto dagli angeli, c’è un particolare. Viene indicata la pace agli uomini, aggiungendo: che egli – cioè Dio – ama. Gli uomini, tutti gli uomini, sono amati da Dio. Ebbene, nell’essere, a nostra volta, annunciatori della buona notizia, possiamo rimanere indifferenti a questa scelta di Dio?
Tra i tanti interventi su questo aspetto, riporto due brani, tratti dalle meditazioni natalizie di don Alberione. «Vedo che si stanno già preparando i presepi; ma il presepio principale lo dobbiamo avere nel cuore: una culla di grande effetto che sia gradita al celeste Bambino. […] Quanto gelo trova Gesù nei cuori! Non tanto il gelo della temperatura o il freddo della stagione invernale, ma il gelo dei cuori! Quante anime pensano a tutt’altro che ad amare il Signore! Viene il Signore, ma quanti lo accolgono bene?» (3 dicembre 1944). «Pregare il Bambino per tutta l’umanità; che riconoscano, tutti gli uomini, Gesù Cristo via, verità e vita; che vengano a lui, ascoltino la sua parola, meditino i suoi esempi e vivano della vita cristiana, della vita divina per mezzo della grazia. Si celebra il Natale, ma per quanta gente non è ancor conosciuto il Natale! Quanta gente ha mai sentito parlare di Gesù Cristo!» (dicembre 1957).
Ecco il Natale. Accogliere l’amore di Dio e amarlo, e fare in modo di fare arrivare al maggior numero di persone l’annuncio che Dio le ama. Questo è possibile facendo conoscere la buona notizia di Gesù, Cristo, Via Verità e Vita. In pratica, essere evangelizzatori: è il nostro apostolato. Accogliendo con gioia il Bambino Gesù, il Dio-con-noi, non possiamo fare a meno di annunciarlo.
Ricordiamo tutti nella preghiera e tutti portiamo davanti al Bambino Gesù perché tutti ci benedica e ci doni un nuovo anno ricco di abbondanti ricchezze celesti, con la prospettiva di un 2024 vissuto da apostoli!
Don Gerardo Curto