L’Icona di San Paolo ci mostra un uomo purificato, trasfigurato, deificato. Consumato dal fuoco della contemplazione, è icona vivente di Dio: è ormai luce.
La figura dell’Apostolo si staglia su uno sfondo color oro. L’oro rappresenta la Gloria divina che rifulge e avvolge Paolo.
La figura dell’Apostolo emerge in primo piano, quasi a diventare una porta di accesso verso il divino. Attraverso di lui si può entrare, incontrare Dio.
L’atteggiamento di Paolo è sacramentale e ieratico: sta di fronte a Dio nel silenzio e nella contemplazione. Indica anche la pace in Dio, la fiducia, l’incrollabilità della fede.
Nell’Icona, il santo, uomo di luce, è innanzitutto volto. È un volto trasfigurato e trasformato che ha abbandonato la dimensione delle passioni terrene ed è totalmente inserito in quella spirituale, al di là del tempo e dello spazio. Il volto di Paolo, luogo della Presenza dello Spirito, ha una fronte alta e spaziosa, sede della sapienza, solcata da rughe profonde, simbolo della vita ascetica; la bocca è chiusa nel silenzio della contemplazione; gli occhi sono grandi, fissi, immobili; illuminati dall’interno e spalancati sull’infinito. Ha la barba, segno dei forti: persone attive, strenue, vivaci.
Attorno la volto, il nimbo, una aureola di luce finemente lavorata. La forma rotonda indica la perfezione, l’oro la qualità divina. Indica la santità di Paolo: avvolto dalla luce divina, l’apostolo l’ha irradiata attorno a lui.
Il braccio destro è scoperto, libero nell’azione. La mano è nella posizione del prendere la parola e dare un annuncio: Gesù Cristo, è uomo e Dio, ed è la seconda persona della Trinità.
Con la sinistra tiene la Parola. La sinistra per indicare l’intimità. Ed è un tutt’uno con il mantello: insieme abbracciano la Parola. Paolo si identifica con la Parola che annuncia.
Il corpo si prolunga nella veste. Manifesta il personaggio sociale e il progetto spirituale personale, l’ascesi del Santo. È l’immagine del suo rivestimento glorioso. Come nella vita comune il vestito è un’estensione esteriore del corpo e manifestazione estetica della personalità, così, misticamente, la veste amplifica la parola della testimonianza, pronunciata dal corpo, e la spiritualità che lo anima.
L’apostolo Paolo veste una tunica verde. La tunica indica l’interiorità della persona. Il colore verde è il colore dell’erba, degli alberi: esprime la vita della vegetazione, simboleggia dunque la crescita e la fertilità, la speranza e la fioritura. È simbolo della rigenerazione totale della coscienza. È il colore della profezia illuminata dallo Spirito. La tunica non è in ordine. Manifesta il camminare dell’Apostolo.
Nella tunica, la stola sacerdotale e regale, simbolo dei santi e dei profeti.
Sopra la tunica, il manto color porpora. Il manto indica la missione del Santo. La porpora esprime l’idea della ricchezza: prodotto di importazione, è molto costosa. Questa idea di ricchezza si mescola con elementi religiosi: è essenzialmente potenza e, come tale, strumento e testimonianza di consacrazione. Appare così il colore delle più alte dignità. Il colore porpora è una mescolanza di rosso e di blu, con una predominanza di rosso. Poiché il rosso è l’amore di Dio e il blu lo spirito di Verità, il porpora simbolizza l’amore della verità.
Paolo è situato tra due monti, in un deserto che rifiorisce.
- Il monte in fondo è il Sinai, col suo colore bruno/violaceo. Il viola, miscuglio di blu e di rosso, prende significati dei due colori: il rosso è il fuoco spirituale, l’amore divino, il blu è la verità eterna immortale.
- L’altro monte è il Tabor, luogo della gloria di Cristo. L’arancione risulta dal miscuglio del giallo e del rosso. Abbinando i due significati (giallo=rivelazione, rosso=amore divino) abbiamo il simbolo della Rivelazione dell’Amore divino che, accolto, porta l’uomo all’unione con Dio, alle nozze celesti.
L’intervento di Dio viene reso con una porzione di cerchio, in alto a sinistra, in variazioni di blu, con una folgore che entra nell’oro. Il blu è il colore della trascendenza in rapporto a tutto ciò che è terrestre e sensibile. L’Antico Testamento conosceva una sola tinta di blu: il blu giacinto che ricordava con il suo colore il cielo, la dimora di Dio.
È il colore della saggezza e della verità divina che, con la folgore, dà spessore alla gloria indicata dall’oro.
Sull’oro, la scritta: ὁ άγιος Παύλος ἀπόστολος τῶν Εθνών, il santo Paolo apostolo delle genti.
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