La santificazione del Nome, attraverso la lode, è un aspetto fondamentale nella vita del popolo di Dio. I Salmi sono espressione di questa lode. Alcuni esempi: «Quanto è mirabile il Tuo Nome su tutta la terra!» (8,2); «Signore, ti loderò tra le genti e canterò inni al tuo nome» (18,50); «Magnificate con me il Signore, esaltiamo insieme il suo nome» (34,4); «Loderò il tuo nome, Signore, perché è buono» (54,8); «Acclamate Dio, voi tutti della terra, cantate la gloria del suo nome, dategli gloria con la lode» (66,1-2); «Loderò il nome di Dio con un canto, lo magnificherò con un ringraziamento» (69,37); «Benedetto il suo nome glorioso per sempre» (72,19); «È bello rendere grazie al Signore e cantare al tuo nome, o Altissimo, annunciare al mattino il tuo amore, la tua fedeltà lungo la notte» (92,2-3); «Cantate al Signore, benedite il suo nome, annunciate di giorno in giorno la sua salvezza… date al Signore gloria e potenza, date al Signore la gloria del suo nome» (96,2.7-8); «Quanto è in me benedica il suo santo nome» (103,1).
L’orante non si accontenta della sua lode al Signore, ma coinvolge tutto il creato. Il Salmo 148, esorta tutte le creature dell’universo a lodare Dio: angeli, sole e lune, acqua, fuoco, monti e colline, alberi, bestie e animali domestici; in particolare, invita ogni persona: i re della terra, i popoli tutti, i giovani e le ragazze, i vecchi insieme ai bambini «lodino il nome del Signore, perché solo il suo nome è sublime… Egli è la lode per tutti i suoi fedeli, per i figli d’Israele, popolo a lui vicino».
Lodare Dio, però, è ben più che intonare un paio di canti o recitare frasi di elogio. È soprattutto memoria degli interventi di Dio a favore dell’uomo; è esperienza della misericordia di Dio.
Il Salmo 136 inizia con un invito: «Rendete grazie al Signore». “Rendete grazie” è come dire “lodate”. Segue il motivo della lode a Dio: «perché è buono, perché il suo amore è per sempre». Il Salmo ripercorre la storia del popolo eletto e, a ogni intervento di Dio a suo favore, conferma la sua lode riaffermando la bontà del Signore e il suo amore.
Il punto di partenza della lode di Dio è la consapevolezza di aver sperimentato l’amore di Dio. Lodiamo il Signore perché il suo amore è per sempre.
È quanto afferma san Paolo (Efesini 1,3-5) «Benedetto Dio… che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo. In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo… predestinandoci a essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo, secondo il disegno d’amore della sua volontà, a lode dello splendore della sua grazia». Noi – è quanto afferma san Paolo – siamo creati per rendere lode a Dio.
Ed è l’esperienza della prima comunità cristiana: «Ogni giorno erano perseveranti insieme nel tempio e, spezzando il pane nelle case, prendevano cibo con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio» (Atti degli Apostoli 2,46-47).
[“Voi dunque pregate così: Padre nostro”, 14 – continua]
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