Festival Biblico 2023
Ha preso il via ufficialmente, mercoledì 12 aprile, il Festival Biblico che, in questa sua 19ª edizione, aprirà con le sedi in provincia di Vicenza, Padova e Rovigo e il Fuori Festival ad Alba, per poi entrare nel cuore della programmazione dal 4 al 28 maggio con le città e le diocesi a oggi aderenti al progetto: Vicenza, Verona, Padova, Rovigo, Vittorio Veneto, Treviso e, per la prima volta, Chioggia.
Il Festival Biblico è un progetto a impatto culturale e spirituale – promosso dalla Società San Paolo e dalla Diocesi di Vicenza – che sperimenta nuovi modi per leggere la contemporaneità alla luce delle Sacre Scritture ebraico-cristiane. Ogni anno il Festival muove dalla Bibbia – dai suoi numerosi significati per l’uomo e per la storia – per declinare, in una serie di appuntamenti e attraverso una molteplicità di modi e linguaggi, il tema scelto per l’edizione. E lo fa coinvolgendo il territorio in cui agisce e una pluralità di voci differenti provenienti da tutto il mondo: teologi, filosofi, musicisti, biblisti, artisti, scrittori, insegnanti, politici, economisti, scienziati, attori.
Genesi 1-11 – che dà il titolo all’edizione 2023 – è il filone tematico attorno al quale si articola la proposta culturale che il Festival declinerà nel ricco programma di oltre 100 appuntamenti tra dialoghi, spettacoli teatrali, meditazioni, incontri biblici, mostre, concerti e laboratori.
Genesi 1-11 è un racconto che si protende in avanti, una narrazione che mette al centro le origini del mondo e dell’umanità, aprendo così alle grandi domande sul senso della vita. I capitoli 1-11 affrontano con estrema potenza questioni che ancora oggi ritroviamo nella complessa realtà che ci circonda: passano in rassegna l’uomo, ne mettono a nudo le fragilità, lo collocano al centro della scena fino a quando il sangue versato tra uomo e uomo diviene l’attore protagonista, rompendo così il patto con Dio; parlano di conflitti, caos e armonia, perdono e vendetta, discendenze infinite e ordine delle cose. Ed ecco le grandi tematiche quali la creazione del mondo e della storia, le relazioni tra esseri viventi e la difficile fraternità tra gli uomini, la libertà, ma anche la trasgressione, il peccato, la redenzione, il lavoro, il giudizio, la fede. Tali, infatti, sono le questioni affrontate nei racconti degli episodi della creazione, di Adamo ed Eva, Caino e Abele, Noè e il diluvio, e la costruzione della Torre di Babele.
Ma Genesi 1-11 racconta anche qualcos’altro, il bisogno di una pausa – di uno shabbat – che si rende necessario se si vuole comprendere quello che sta accadendo, se si vuole rileggere il tempo che si vive anche alla luce delle Sacre Scritture. Uno shabbat, quindi, per osservare, capire cosa accade oggi in una luce diversa, e riprendere il cammino con rinnovata responsabilità.
Genesi è un processo di creazione costante. Il nome stesso del libro, dal greco génesis, allude alle azioni generative raccontate al suo interno. Per questo costituisce una narrazione utile, dalla quale ripartire in questo tempo in cui molto di quanto credevamo valido e certo ci appare in dubbio e mostra i suoi limiti.
Questo desidera essere il Festival Biblico per la sua 19° edizione: uno spazio in cui assumersi la responsabilità di interrogare e interrogarci su alcuni dei temi che urgono nel dibattito odierno e le cui radici affondano anche nei grandi quesiti aperti dal racconto della Genesi. I grandi insegnamenti e i grandi quesiti aperti dal racconto della Genesi offrono fondamentali criteri di discernimento validi per attuare forme nuove e condivise di pensiero e di resilienza.
* Particolare della conferenza stampa di presentazione del Festival Biblico
La stagione culturale del Festival Biblico si arricchisce anche di un nuovo podcast: verrà, infatti, pubblicato venerdì 14 aprile il primo episodio di Tensioni. Le religioni tra pace e guerra, il podcast originale del Festival Biblico, in 5 puntate, presentato dal giornalista Rai Roberto Zichittella: una vera e propria esplorazione nel mondo delle religioni realizzata con la collaborazione scientifica della rivista Jesus. Tensioni indagherà il ruolo della religione nei contesti sociali di alcuni tra i quadranti più “caldi” e significativi in questo momento storico: Stati Uniti, Ucraina/Russia, Libano ed Europa.
* Un momento del festival biblico dello scorso anno, 2022
Tornando al calendario degli eventi dal vivo, tra i principali ospiti attesi quest’anno ci sono i teologi Kurt Appel, Lidia Maggi, la carmelitana suor Cristiana Dobner; gli economisti Gaël Giraud e Luigino Bruni; lo psichiatra Vittorino Andreoli; monsignor Claudio Gugerotti, prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali presso la Santa Sede; il filosofo e psicanalista Miguel Benasayag; le filosofe Laura Boella e Chiara Zamboni; il missionario saveriano Tiziano Tosolini; i biblisti Roberto Vignolo e Jean Louis Ska; la pastora valdese Ylenia Goss; l’attore Giacomo Poretti; gli scrittori Domenico Starnone e Davide Brullo.
Questi sono solo alcuni degli ospiti e il calendario degli eventi è molto più ricco; conviene perciò andare ai link specifici.
Il programma completo si trova su www.festivalbiblico.it
Per quanto riguarda gli eventi nelle città e nelle province che aderiscono al progetto, ecco i link specifici.
Vicenza, 12-17 aprile
Vicenza, 25-28 maggio
Padova, 13-16 aprile
Padova, 19-21 maggio
Rovigo, 14-17 aprile
Rovigo, 12-14 maggio
Verona, 5-7 maggio
Treviso, 4-7 maggio
Vittorio Veneto, 12-14 maggio
Chioggia, 19-21 maggio
Alba, 26-27-29 aprile; 3-5 maggio