“Ecco, io vengo per fare, o Dio, la tua volontà” (Eb 10,7)
Nel cuore della spiritualità paolina, come ce l’ha trasmessa il Beato Giacomo Alberione, la festa dell’Annunciazione del Signore si illumina di un significato profondamente apostolico e cristocentrico. Maria, nel suo “Eccomi”, è la prima a vivere in pienezza quell’atteggiamento che sarà poi proprio di Cristo stesso: il totale abbandono al progetto del Padre. Il suo “Fiat” è l’inizio dell’Incarnazione, e quindi anche l’inizio della Redenzione e dell’annuncio del Vangelo.
Don Alberione scrive:
“Maria disse il suo Fiat e in quel momento il Verbo si fece carne: e il Verbo si fece anche nostra via, verità e vita.”
(UPS II, 165)
Nel pensiero alberioniano, l’Annunciazione non è soltanto un momento mariano, ma un momento apostolico, in cui si inaugura la missione redentrice del Cristo Maestro, che viene per insegnare, santificare e guidare. Maria accoglie la Parola nel suo grembo e diventa la prima apostola, colei che dà al mondo il Verbo incarnato.
Per noi Paolini, la festa di oggi è un richiamo alla radice vocazionale e apostolica della nostra missione: come Maria, siamo chiamati a dire il nostro “sì” quotidiano, a lasciarci trasformare dalla Parola per diventare anche noi strumenti dell’annuncio. L’Annunciazione è il modello di ogni “vocazione” e di ogni “missione”: Dio propone, l’uomo risponde, e la salvezza entra nella storia.
Don Alberione ci invita a guardare Maria come Madre, Regina e Maestra del nostro apostolato:
“Maria diede Gesù al mondo una volta; ora desidera darlo sempre, in ogni anima.”
(UPS IV, 315)
E allora, in questa solennità, impariamo da Maria il coraggio del “sì”, la disponibilità al progetto di Dio, e la gioia di portare Cristo al mondo con i mezzi della comunicazione, con la nostra vita, con l’offerta quotidiana del nostro apostolato.
Un pensiero speciale, oggi, va alle care sorelle dell’Istituto Maria Santissima Annunziata, che nel silenzio operoso della consacrazione secolare testimoniano, come Maria, che è possibile accogliere Dio nella trama ordinaria della vita, e farlo presente là dove i sacerdoti e i religiosi non possono arrivare. A voi, donne del “sì” fedele e discreto, giunga oggi un augurio colmo di gratitudine e di speranza: il vostro Fiat continui a generare Cristo nel cuore del mondo, con la luce e la forza dello Spirito Santo.
Buona festa dell’Annunciazione!
don Roberto Ponti, ssp
superiore provinciale
25 marzo 2025